Festa del Lavoro amara con retrogusto di beffa, per milioni di contribuenti
Tra cinque giorni, infatti, Agenzia delle Entrate Riscossione riprenderà a notificare le cartelle esattoriali e le procedure esecutive (es: pignoramenti, verifiche fiscali) congelate a partire dall’8 marzo 2020. Non resta che incrociare le dita, e confidare – almeno - in una rottamazione quater sancita dal Decreto Sostegni Bis.
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C’è un ma. Che però ha tutta l’aria di essere una sorta di zuccherino. AER ha fatto sapere che l’invio delle cartelle esattoriali e delle comunicazioni relative alle procedure esecutive messe in stand by seguirà un criterio cronologico. Quindi, a partire per prime saranno le notifiche più datate. Il che dovrebbe – sulla carta – consentire ai contribuenti di prendere consapevolezza della nuova situazione in modo graduale. Come se l’impatto psicologico, familiare e materiale della decisione assunta dal Fisco si potesse…rateizzare. Già, perché ci sarà tempo 30 giorni per sanare il pregresso accumulato in un anno: i debiti stratificato dall’inizio della pandemia dovranno essere saldati entro il 31 maggio 2021.
Qualcuno, più fortunato, dovrebbe invece beneficiare della cancellazione automatica delle cartelle entro 5mila euro, ma il condizionale è d’obbligo perché il condono non è ancora operativo, a causa di divergenze decisamente acuminate tra i vari partiti; c’è infatti chi vorrebbe ampliare la platea dei beneficiari e chi, al contrario, propone di “depennare” solo i debiti che materialmente non possono più essere estinti.
La redazione

Giorno dopo giorno si arricchisce di un capitolo in più la saga che dovrebbe dipanare l’esito dei pagamenti da parte dei contribuenti sospesi nell’ultimo anno.
Governo e Regioni approntano l’ennesima proroga del blocco dei pagamenti attesi da contribuenti/automobilisti. Infatti, gli ottimistici scenari di ripresa produttiva/lavorativa/sociale ipotizzati da chi riteneva il Covid19 un virus meteora che sarebbe andato esaurendosi nel giro di qualche mese, si sono rivelati infondati. L’unica certezza, al momento, è che le tasche e la salute psicofisica delle persone sono state duramente colpite.