Il tormentone dei mesi scorsi “andrà tutto bene” ormai è poco più di una barzelletta
A dimostrarlo, i dati snocciolati dalle associazioni dei cittadini. Un esempio? Gli ammortizzatori sociali, oltre ad essere (stati) erogati in maniera discontinua, frammentaria, e pericolosamente lenta – laddove EFFETTIVAMENTE siano stati percepiti dagli aventi diritto – hanno comunque comportato un “dimagrimento” consistente del reddito. E questo, a cascata, ha determinato il taglio di moltissime voci di spesa: rate del mutuo o del finanziamento, consumi al dettaglio, utenze…
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Federcontribuenti ha fotografato attraverso i numeri la situazione in cui versano gli italiani attualmente. In media, il reddito è diminuito di 1.600 euro, vale a dire 300 euro al mese; la busta paga è stata bruscamente alleggerita di più del quinto del suo ammontare.
Come se non bastasse, la questione delle cartelle esattoriali resta un pressante punto interrogativo. Ma forse sarebbe più corretto definirlo un minaccioso punto esclamativo, in quanto nelle scorse settimane è stato reso noto che a breve il Fisco si riattiverà per “rastrellare” i circa 15 miliardi di imposte rimasti dormienti quest’anno.
Ultimo, ma non meno importante, spiega Federcontribuenti, a gennaio il Governo dovrà mettere meno al deficit pubblico ai fini della sua riduzione. Come fare però? Le opzioni sul tavolo sono la cancellazione del reddito di cittadinanza, o l’istituzione di una tassa sulle classi più agiate. Addirittura si comincia a parlare di un ritorno dell’IMU sulla prima casa…
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La redazione

Umani, economici e sociali. La cui proiezione sul futuro, a media e lunga gittata, è difficile da determinare, oggi. Certamente, migliaia di nuclei familiari si sono ritrovati costretti a tagliare tutte le voci di spesa NON strettamente connesse alla sopravvivenza. Utenze, rate del mutuo o del prestito, canone di affitto…
Più che probabile, quindi, che qualcuna venga dimenticata, salvo riemergere, con prepotenza ed all’improvviso, al momento di un controllo da parte delle autorità. Nei mesi neri del lockdown visite mediche, traslochi, aggiornamento della residenza, e rinnovo dei documenti di identità sono state attività praticamente off-limits. Le sedi fisiche preposte erano chiuse, e non sempre era possibile supplire attraverso l’online, per le più disparate ragioni. Così, il Governo ha pensato bene di buttare in avanti la palla, concedendo un po’ di tregua a cittadini e contribuenti.