Stipendio e pensione dei contribuenti sono al sicuro, almeno fino al 31 agosto
Il Decreto rilancio, però, non ha congelato IN TOTO i pignoramenti sul conto corrente. Se si analizza letteralmente l’articolo 152 del provvedimento, infatti, emerge che il creditore può aggredire senza difficoltà le somme a disposizione del debitore che NON derivano da rapporto di lavoro e che non abbiano carattere previdenziale.
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Lo stop dei suddetti pignoramenti riguarda il periodo compreso tra il giorno di entrata in vigore del Decreto (19 maggio) e la fine dell’estate. Perciò, in quest’arco di tempo il contribuente indebitato dispone liberamente di stipendio o pensione, anche se prima della disposizione di legge era stata emessa l’ordinanza di assegnazione dal giudice dell’esecuzione.
Perciò, se sul conto corrente del debitore viene accreditato, ad esempio, il canone di locazione relativo ad un immobile, la controparte può entrarne in possesso.
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