Notizie

«Ho dimostrato di essere innocente, ma rischio comunque di perdere la mia casa»

I pignoramenti a volte, sono come delle matrioske. Concatenati tra loro, possono rendere a dir poco ingestibile la situazione finanziaria di una persona, rischiando di farla finire -  letteralmente – in mezzo a una strada. A farne le spese, nei giorni scorsi, è stata Maurizia Pertegato, attrice residente ad Alessandria, che ha visto pignorare e sottoporre a vendita giudiziaria la casa in cui vive.
Da circa tre anni la donna non può pagare le spese condominiali e il riscaldamento in quanto vittima di problemi giudiziari. Una vicenda che, comunque, si è risolta con la sua assoluzione. Ciononostante, non le è stato possibile beneficiare della legge n. 3 del 2012 concordando un piano finalizzato al rientro del debito. «L’avvocato mi aveva chiesto qualche migliaia di euro, ma ovviamente mi era impossibile pagarlo». 
Maurizia Pertegato, che si è comunque data da fare, portando recentemente in scena uno spettacolo scritto da lei, ha annunciato che non si arrenderà, e anzi ha preannunciato che non esiterà a protestare anche davanti alla Prefettura. Nel frattempo amici e conoscenti hanno deciso di provare ad aiutarla, attivando una raccolta fondi che le permetta di sbloccare l’immobile che possiede in Liguria. Il tutto in vista del 23 novembre, quando si terrà la quarta asta per la casa in cui vive ad Alessandria, dopo che le tre precedenti sono andate deserte. 

I pignoramenti a volte, sono come delle matrioske. Concatenati tra loro, possono rendere a dir poco ingestibile la situazione finanziaria di una persona, rischiando di farla finire -  letteralmente – in mezzo a una strada. A farne le spese, nei giorni scorsi, è stata Maurizia Pertegato, attrice residente ad Alessandria, che ha visto pignorare e sottoporre a vendita giudiziaria la casa in cui vive.

 

Da circa tre anni la donna non può pagare le spese condominiali e il riscaldamento in quanto vittima di problemi giudiziari. Una vicenda che, comunque, si è risolta con la sua assoluzione. Ciononostante, non le è stato possibile beneficiare della legge n. 3 del 2012 concordando un piano finalizzato al rientro del debito. «L’avvocato mi aveva chiesto qualche migliaia di euro, ma ovviamente mi era impossibile pagarlo».

 

Maurizia Pertegato, che si è comunque data da fare, portando recentemente in scena uno spettacolo scritto da lei, ha annunciato che non si arrenderà, e anzi ha preannunciato che non esiterà a protestare anche davanti alla Prefettura. Nel frattempo amici e conoscenti hanno deciso di provare ad aiutarla, attivando una raccolta fondi che le permetta di sbloccare l’immobile che possiede in Liguria. Il tutto in vista del 23 novembre, quando si terrà la quarta asta per la casa in cui vive ad Alessandria, dopo che le tre precedenti sono andate deserte. 

 

 

Rottamazione cartelle esattoriali: riguarderanno anche le multe?

Si discute molto intorno alla Legge di Bilancio. Nel corso di un’intervista a La7 Pier Carlo Padoan ha prospettato l’eventualità di includere IVA e multe nel progetto di rottamazione allo studio. 
«La rottamazione in linea di principio vale per tutti i tipi di cartella esattoriale ma dobbiamo valutare. Per le multe c'è il problema di evitare di invadere l'autonomia impositiva e fiscale dei Comuni. È un aspetto delicato e non possiamo farlo di imperio ma possiamo solo invitare a farlo». Per quanto riguarda l'Iva invece,  «c’è una questione europea visto che è sottoposta al regime Ue. Lo stiamo valutando in queste ore».
Probabile, inoltre, l’introduzione del messaggio di testo sul telefonino per comunicare al cittadino eventuali ritardi nel pagamento delle cartelle esattoriali. Ciò rientra nell’ottica di esemplificazione dei rapporti con l’amministrazione tributaria.
Si discute molto intorno alla Legge di Bilancio. Nel corso di un’intervista a La7 Pier Carlo Padoan ha prospettato l’eventualità di includere IVA e multe nel progetto di rottamazione allo studio. 
 
«La rottamazione in linea di principio vale per tutti i tipi di cartella esattoriale ma dobbiamo valutare. Per le multe c'è il problema di evitare di invadere l'autonomia impositiva e fiscale dei Comuni. È un aspetto delicato e non possiamo farlo di imperio ma possiamo solo invitare a farlo». Per quanto riguarda l'Iva invece,  «c’è una questione europea visto che è sottoposta al regime Ue. Lo stiamo valutando in queste ore».
 
Probabile, inoltre, l’introduzione del messaggio di testo sul telefonino per comunicare al cittadino eventuali ritardi nel pagamento delle cartelle esattoriali. Ciò rientra nell’ottica di esemplificazione dei rapporti con l’amministrazione tributaria.
 

Quali sono i tuoi diritti in caso di pignoramento “improvviso”?

Si sa, quando su un bene cala la mannaia della vendita all’asta o del pignoramento può essere compromessa la sussistenza stessa. E il dramma si amplifica se il provvedimento piomba totalmente inatteso, e imprevisto. 
Che succede, infatti se il contribuente non è stato preventivamente informato di quanto sta per succedere, e soprattutto: come può accadere? In genere, le opzioni sono due: la notifica è stata registrata come correttamente avvenuta anche se non è stata perfezionata, oppure la comunicazione è stata recapitata a qualcuno per conto dell’interessato o consegnata alla Casa Comunale. 
A ricordare come ci si può muovere in casi del genere è stata, nelle scorse settimane, la Cassazione, con ordinanza n. 2066. Tanto per cominciare, bisogna controllare se la notifica è avvenuta in modo, diciamo così, non ortodosso, se invece non è stata perfezionata o se, pur essendosi svolta a norma di legge, è stato il diretto interessato a non occuparsene. A consentire di “tracciare” l’andamento delle cose è l’estratto di ruolo.
D’altra parte, l’atto di pignoramento deve riportare la motivazione che ha determinato la morosità. Dopo aver confrontato i due documenti, si può presentare l’istanza di accesso agli atti, così da verificare se sulla ricevuta della raccomandata è contenuta o meno la propria firma, se a ricevere l’incartamento è stato un parente convivente o se è avvenuto il deposito presso la Casa Comunale. 
Qualora si riscontrino delle anomalie, si può impugnare la cartella della cui esistenza si è appreso attraverso l’estratto di ruolo

Si sa, quando su un bene cala la mannaia della vendita all’asta o del pignoramento può essere compromessa la sussistenza stessa 

Casa_Pignorata

E il dramma si amplifica se il provvedimento piomba totalmente inatteso, e imprevisto.

Che succede, infatti se il contribuente non è stato preventivamente informato di quanto sta per succedere, e soprattutto: come può accadere? In genere, le opzioni sono due: la notifica è stata registrata come correttamente avvenuta anche se non è stata perfezionata, oppure la comunicazione è stata recapitata a qualcuno per conto dell’interessato o consegnata alla Casa Comunale.

Leggi anche

L’altra faccia della rottamazione delle cartelle potrebbe essere il pignoramento della casa

A ricordare come ci si può muovere in casi del genere è stata, nelle scorse settimane, la Cassazione, con ordinanza n. 2066. Tanto per cominciare, bisogna controllare se la notifica è avvenuta in modo, diciamo così, non ortodosso, se invece non è stata perfezionata o se, pur essendosi svolta a norma di legge, è stato il diretto interessato a non occuparsene. A consentire di “tracciare” l’andamento delle cose è l’estratto di ruolo.

D’altra parte, l’atto di pignoramento deve riportare la motivazione che ha determinato la morosità. Dopo aver confrontato i due documenti, si può presentare l’istanza di accesso agli atti, così da verificare se sulla ricevuta della raccomandata è contenuta o meno la propria firma, se a ricevere l’incartamento è stato un parente convivente o se è avvenuto il deposito presso la Casa Comunale.

Qualora si riscontrino delle anomalie, si può impugnare la cartella della cui esistenza si è appreso attraverso l’estratto di ruolo.

Leggi anche

«Equitalia mi chiede 1 milione di euro per un debito di 30 anni fa»

La redazione