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Notizie

Equitalia cancella le cartelle esattoriali sotto i 300 euro?

cartelle-equitaliaCartelle Equitalia cancellate?

Buone notizie per i contribuenti che, negli ultimi anni, hanno avuto a che fare con Equitalia per debiti modesti, ma comunque fonte di comprensibili ansie e angosce. 

Infatti dal primo gennaio di quest’anno la Legge di Stabilità ha introdotto delle modifiche per le cartelle esattoriali non pagate dal 2000 in poi, e di importo inferiore ai 300 euro. 

Queste cartelle potrebbero essere cancellate.

La sanatoria, se di ciò si tratterà, interesserà circa il 70% delle cartelle esattoriali esistenti, ma non quelle relative al mancato pagamento del canone Rai, come ha precisato il Governo.

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Rateizzazione cartelle Equitalia

Inoltre, sono state introdotte importanti novità per quanto riguarda la rateizzazione. 

Nello specifico, per cifre inferiori ai 50.000 euro, si può frazionare il debito in un massimo di 72 rate, che vengono calcolate in automatico, senza bisogno di inoltrare domanda.

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Cartelle di importo superiore a 50mila Euro

Per importi superiori invece, è necessaria una specifica richiesta in cui dimostrare che ci si trova in una condizione di difficoltà economica. 

Nello specifico, le persone fisiche devono presentare il modello Isee, e quelle giuridiche documentare il Valore dell’azienda. 

In quest’ultimo caso è possibile ottenere una rateazione in 120 quote e, se non si riesce a pagare nei tempi stabiliti, si può concordare un ulteriore frazionamento. 

D’altra parte, se non vengono pagate consecutivamente otto rate, il procedimento viene sospeso. 

Da Redazione

 

 


 
 

 

Cartelle Equitalia: quando sono nulle?

Quando le cartelle Equitalia sono nulle? 

Cartelle_Equitalia_Nulle

Spesso l’arrivo di una cartella esattoriale rappresenta per l’ignaro cittadino un fulmine a ciel sereno

Così, preso alla sprovvista, rischia di essere travolto dalla confusione e dal panico, che gli impediscono di agire tempestivamente per far valere i suoi diritti

Eppure, in molti casi la comunicazione da parte di Equitalia può risultare nulla, e per le più svariate ragioni.

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Le cartelle  devono essere chiare e complete

Il motivo cui questa fa riferimento deve essere indicato correttamente

A ribadirlo è stata recentemente la Corte di Cassazione di Lecce, che ha  accolto la sentenza della Commissione Regionale Tributaria

Questa aveva infatti dichiarato la nullità delle cartelle esattoriali ricevute da un contribuente difeso dall’avvocato Maurizio Villani

Giovanni D’Agata (Sportello dei Diritti) ha dichiarato che questo pronunciamento è importante, in quanto potrà costituire il precedente che consentirà ad altri di impugnare le comunicazioni di Equitalia prive di sufficienti informazioni o comunque di complessa consultazione.

La notifica tramite corriere è illegittima 

Notifica_Tramite_Corriere_Illegittima

La cartella esattoriale è nulla anche se viene notificata attraverso un servizio di posta privata. Questo principio è stato indicato più volte sia dai Tribunali di Primo e Secondo Grado che dalla Cassazione

Infatti, l’unico soggetto che può recapitare questo genere di comunicazioni è l’agente postale, in quanto pubblico ufficiale.

Cosa fare, quindi, se la cartella esattoriale è stata consegnata da un corriere di TNT, ad esempio? Tanto per cominciare, spiega La Legge Per Tutti, non bisogna contestarla, in quanto ciò equivarrebbe ad ammettere di averla ricevuta

Quindi, è preferibile non fare nulla, e aspettare che sia Equitalia a farsi nuovamente viva. Infatti, alla notifica di una sua comunicazione segue sempre l’esecuzione forzata di un provvedimento cautelare (fermo auto, iscrizione di ipoteca). 

Il relativo atto di preavviso può invece essere tranquillamente impugnato dal cittadino, dichiarando di non essere stato preventivamente informato attraverso il canale canonico. 

A questo punto spetta quindi a Equitalia provare che il recapito è avvenuto in modo corretto, e per farlo non può semplicemente ricorrere a fotocopie o estratti di ruolo, ma è tenuta, al contrario, a depositare l’originale della ricevuta a.r. spedita da Poste Italiane e la copia della cartella esattoriale.

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La redazione 



Interessi bancari, se manca il consenso del cliente vanno risarciti

Interessi_BancariInteressi bancari

Le parole non sono vincolanti. Ciò che è scritto sì. Il Tribunale di Roma ha fatto sua questa massima dichiarando nulli gli interessi richiesti al consumatore se non sono stati precedentemente messi nero su bianco
 
Così, è stato cancellato un debito di 40.000 euro vantato da un istituto di credito, condannato a rimborsarne 32mila
 
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Come sono stati determinati gli interessi?

Tutto comincia nel 2009, quando il Monte dei Paschi di Siena notifica a S.G., titolare di un’edicola, e al padre e garante, un decreto ingiuntivo a cui si aggiungono interessi convenzionali e spese legali. La banca giustifica la richiesta come saldo dei rapporti intercorsi negli anni. 
 
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Padre e figlia vogliono vederci chiaro. Decidono di non pagare e richiedono una consulenza legale. Gli interessi praticati, spiegano i due, non sono stati concordati in sede di contratto.

Condannato l’istituto di credito, tutto è bene quel che finisce bene?

Usura_Bancaria_Condannato_Istituto_Di_CreditoA dicembre scorso il Tribunale ha revocato il decreto ingiuntivo, stabilendo che Monte dei Paschi deve risarcire gli ex clienti. A questo si aggiunge il pagamento delle spese legali e della consulenza tecnica
 
Tuttavia per S.G. e il padre i problemi non sono finiti. I due infatti hanno subito il pignoramento di una casa da parte della stessa banca
 
Nel 2003 era stato acceso un mutuo fondiario per 160.000 euro. Il capitale però, a detta degli interessati, sarebbe stato erogato solo in minima parte (40.000 euro). 
 
La quota restante sarebbe stata destinata da Monte Dei Paschi a ripianare un presunto debito contratto in precedenza
 
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Da redazione 
 


 
 
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