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Fermo amministrativo: è allarme nella Capitale

Auto bloccate per fermo amministrativoFermo_Amministrativo

Nell’ultimo anno a Roma sono state più di 20mila le auto bloccate per multe non pagate
 
Nel Lazio si arriva a 34mila. Tuttavia, recentemente sono state apportate delle modifiche in materia da Ernesto Maria Ruffini, Amministratore Delegato di Equitalia.
 
«I contribuenti che chiedono e ottengono di pagare il debito a rate potranno circolare con il proprio veicolo anche se in precedenza era stato sottoposto a fermo amministrativo. Sarà sufficiente pagare la prima rata e presentare una semplice domanda. Equitalia rilascerà un documento, contenente il proprio consenso all'annotazione della sospensione del fermo, che dovrà essere presentato direttamente agli uffici del Pra».
 
È bene precisare, però, che, nel caso in cui una quota successiva alla prima non venga versata, la rateizzazione viene revocata e il veicolo torna a essere sottoposto a fermo.
 
 
 
da redazione 
 


 


 

Immobili: dopo quattro tentativi di vendita tornano al debitore

Novita sulle aste giudiziarie Novita_sulle_Aste_Giudiziarie

Novità in vista per chi attende come una spada di Damocle la conclusione dell’ennesima asta giudiziaria. Essere titolare di un immobile e comunque non avere la certezza di poter estinguere le proprie insolvenze genera, inevitabilmente, stress e angoscia. 
 
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La riforma del processo civile recentemente approvata dalla Commissione Giustizia della Camera stabilisce dunque il limite di quattro tentativi di vendita
 
Perciò, se quattro aste si concludono con un nulla di fatto, il debitore rientra in possesso dell’immobile e il creditore deve provare a rivalersi su altri beni
 
Nello specifico, l’ultimo tentativo di vendita giudiziaria dovrà rispettare precise condizioni, in primo luogo avvenire solo dopo la liberazione dell’immobile, e partire con un prezzo libero
 
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Da redazione 

 



 

La cartella esattoriale viene recapitata ai genitori del destinatario? E’ nulla

La tecnologia è ormai dentro le nostre vite, le pervade, condiziona e trasforma, eppure gli esiti di questo processo non sono sempre, propriamente, lusinghieri.  Così, può capitare che un contribuente scopra di avere un debito con Equitalia solo dopo essersi recato presso gli uffici di questa. Nello specifico, si trattava di cartelle esattoriali relative al periodo compreso tra il 2002 e il 2005, per un importo complessivo di circa 100.000 euro. Le stesse erano state recapitate presso casa di parenti.
 
A seguito del ricorso avanzato dall’uomo, i giudici della Commissione Tributaria Regionale si pronunciavano così: «la cartella xxx veniva indirizzata e inviata in Legnano alla Via … residenza dei genitori dove veniva ritirata da persona che si dichiarava quale addetto alla casa pur tuttavia risiedendo il ricorrente alla diversa via … il Collegio ne ritiene nulla la notifica non reputando il firmatario legittimato al ricevimento dell’atto della riscossione».