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C’è un amico di Renzi dietro la legge per accelerare la vendita di case pignorate?

Davide Serra, uomo di spicco della finanza internazionale, è una delle figure più vicine al Premier Renzi. Il fondatore di Algebris era stato ascoltato nei mesi scorso dalla Commissione Garante della Borsa in merito a eventuali investimenti nella Banca Popolare dell’Etruria. Oltre a smentirli, ha però dichiarato che l’unica operazione effettuata è stata la dismissione di circa 5 milioni di azioni del Banco Popolare. 
Tuttavia, qualcuno ipotizza che Davide Serra possa essere tra gli “sponsor” di una legge finalizzata a velocizzare la vendita delle case pignorate…
 
 

Salvabanche: quanto dovranno aspettare i risparmiatori per essere risarciti?

«Le banche mi stanno facendo morire. per fortuna ci sono i fornitori…»

 

 

 
 
 
 
 

Cartelle esattoriali: come procedere a una corretta notifica?

Come procedere a una corretta notifica Corretta_Notifica_Cartella_Esattoriale

Non sempre quello che sulla carta funziona si rivela “vincente” anche nella realtà. Un esempio su tutti, quello della Posta Elettronica Certificata, che nei mesi scorsi era stata designata quale principale canale di notifica da Equitalia
 
L’intento era quello di esemplificare e accelerare le comunicazioni tra Ente e cittadini, ma, evidentemente qualcosa è  andato storto. A renderlo noto, proprio l’Amministratore Delegato, Ernesto Maria Ruffini. 
 
Leggia nche
 
Stanno infatti emergendo numerose problematiche, tra cui l’assenza di PEC, o comunque un suo malfunzionamento, perfino da parte di quanti, teoricamente, avrebbero l’obbligo di possederne una
 
Attualmente, nel caso in cui la notifica tramite Posta Elettronica Certificata non vada a buon fine, gli atti devono essere depositati presso la sede competente della Camera di Commercio, che, a sua volta, provvederà alla pubblicazione per via telematica
 
Nonostante questo, a oggi sono state recapitate meno di un milione di cartelle esattoriali, a fronte di un totale di circa 2,5 milioni.
 
Leggia nche
 
Da redazione 


 

Mutui: se non paghi sette rate, la banca potrebbe riprendersi l’immobile

Hai chiesto un finanziamento per comprare casa? Il numero 7 potrebbe fare la differenza, La Commissione Finanze della Camera sta infatti esaminando il decreto legislativo di attuazione della Direttiva 2014/17/UE relativa ai contratti di credito ai consumatori per i beni immobili residenziali. 
 
L’implementazione di questa normativa consentirebbe alla banca, in caso in cui il cliente saltasse sette rate del mutuo, anche non consecutive, di procedere immediatamente alla vendita della casa, bypassando il procedimento esecutivo. L’intento sarebbe quello di accelerare tempistiche pratiche, in caso di debitori inadempienti. 
Non mancano aspetti che suscitano perplessità nell’opinione pubblica. Ad esempio, attualmente non viene fissata né una soglia minima, né un tetto massimo per quanto riguarda il prezzo a cui la banca può disporre la vendita. Dunque, c’è il rischio concreto di veder liquidare l’immobile a prezzi stracciati. 
 
«Si tratta di un vero e proprio ‘esproprio di Stato’ che assegna uno strapotere impensabile agli istituti di credito, annullando di fatto qualsiasi tutela per gli utenti in difficoltà». Così Carlo Rienzi, Presidente Codacons. «Una misura che potrebbe costituire addirittura fattispecie penalmente rilevanti, considerate le tante tragedie che si registrano in Italia quando un cittadino perde la casa per problemi con il pagamento del mutuo. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di investire la magistratura della questione, affinché verifichi la legittimità della direttiva. Lo squilibrio tra le parti è talmente evidente che la norma potrà essere fatta decadere, dal momento che pone gli istituti di credito in condizione di strapotere e non tutela adeguatamente gli utenti»