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Pec sconosciuta: annullato pignoramento da 800mila euro

Forma è sostanza

Annullamento-pignoramento-PECSi può riassumere così il senso di molte recenti sentenze, che stanno richiamando Agenzia delle Entrate Riscossione ai suoi doveri di corretta e completa informazione, annullando numerose (e “pesanti”) cartelle esattoriali.

L’ultimo caso, in ordine di tempo, è rappresentato dalla pronuncia del Tribunale di Lecce, che ha cancellato un pignoramento di circa 800mila euro nei confronti di un’azienda operante nella grande distribuzione alimentare. La motivazione su cui si è fondata la sentenza è che il provvedimento sarebbe stato notificato da un indirizzo di Posta Elettronica Certificata ignoto, e non ufficialmente attribuito all’ente riscossore (Cassazione n.17346/2019)

La sentenza risale al 19 luglio 2022, ma è stata pubblicata solo nei giorni scorsi.

I legali dell’azienda hanno dimostrato che la notifica del pignoramento è partita da una PEC assente dai pubblici registri in cui devono essere annotati i contatti ufficiali degli enti pubblici.

A conti fatti, quindi, il Tribunale ha definito illegittima non solo la pretesa di pignoramento, ma il debito contestato all’azienda tout court. Una sentenza, questa che si inserisce nel solco tracciato già da periodici comunicati del Fisco, l’ultimo dei quali risalente al 12 agosto scorso, con cui si allertano i contribuenti a non aprire email provenienti da indirizzi sospetti.

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Bonus 110% le scadenze per condomini e villette unifamiliari

Via libera alla ristrutturazione degli immobili, ma con requisiti e velocità differenziate

Bonus-110-condominiInfatti la disciplina del bonus 110% varia profondamente a seconda che i beneficiari vivano in condominio o in villette unifamiliari. Il discrimine principale è determinato dalla data di scadenza del provvedimento.

Condomini: c’è tempo fino a Natale (del prossimo anno)

Il termine ultimo per beneficiare del bonus 110% è il 31 dicembre 2023, se il richiedente vive in condominio o in immobili plurifamiliari (da due a quattro unità abitative). Il prossimo anno l’agevolazione edilizia coprirà solo il 70% dell’importo speso, e nel 2025 scenderà a quota 65%.

Villette unifamiliari: la proroga condizionata

La scadenza, in questo caso, è slittata dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022, a patto che entro il 30 settembre 2022 l’impresa incaricata abbia portato a termine almeno il 30% dei lavori previsti. In caso contrario, il termine a cui attenersi rimane il 30 giugno 2022.

Cos’è il principio di cassa?

È il criterio che prevede che il pagamento dei lavori effettuati sia perfezionato ENTRO le due scadenze tramite bonifico. Solo così, infatti, si può ottenere materialmente il bonus 110%.

Se i proprietari delle villette unifamiliari NON rispettano la regola del 30% entro il 30 settembre 2022, potranno usufruire delle detrazioni al 110% solo per i lavori completati entro il 30 giugno; per quelli successivi, invece, la quota detraibile si dimezzerà (in caso di lavori di recupero del patrimonio edilizio) o scenderà al 70-80% (se gli interventi rientrano nel Sismabonus).

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Bonus 200 euro: in arrivo click day per autonomi?

Sembrerebbe essere imminente la data destinata alla presentazione delle domande da parte delle Partite Iva

L’Adepp (Associazione Enti Previdenziali Privati) starebbe infatti discutendo sull’individuazione della scadenza per l’inoltro della domanda, e contestualmente si starebbe muovendo anche l’Inps in riferimento ad artigiani, commercianti e Gestione Separata.

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Bonus-200-euro-lavoratore-autonomoI mezzi di informazione hanno indicato il 15 settembre come probabile click day. Intanto la misura è al vaglio della Corte dei Conti e, nel testo contenente tutti gli elementi di dettaglio, l’importo messo a disposizione dal Governo è passato da circa 80 milioni di euro a quasi 96; il totale, invece, è passato da 500 a 600 milioni, a seguito dell’approvazione del Decreto Aiuti Bis a fine luglio.

Chi può richiedere il bonus da 200 euro?

La misura, che costituisce, come per i lavoratori dipendenti una tantum, è destinata agli autonomi e professionisti iscritti all’Inps o alle casse che fanno capo all’Adepp a partire dal 17 maggio 2022, e che nel periodo d’imposta 2021 abbiano maturato un reddito entro 35mila euro.

Per poter accedere al bonus, però, è necessario aver effettuato, sempre entro il 17 maggio 2022, almeno un pagamento, totale o parziale, alla cassa presso cui si è iscritti.

L’indennità sarà erogata seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, a seguito della verifica della fondatezza dei requisiti indicati dagli aspiranti beneficiari.

La redazione