Muoversi su quattro ruote è sempre più impegnativo, per gli italiani.
Non solo infatti, il contribuente deve districarsi nella giungla delle Rc auto schivando truffe e salassi, ma deve tenere alta la guardia. I rischi con cui più spesso si trova a fare i conti? Bollo lievitato all’inverosimile (e del tutto illegittimamente) e multe indebitamente attribuite. Come sopravvivere a tutto questo? Proviamo a fare il punto.
Dopo quanto tempo si prescrive il bollo auto?
Le cartelle esattoriali originate dal mancato pagamento del tributo decadono dopo tre anni, anche se il contribuente non ha fatto opposizione all’avviso. Dunque Equitalia non può fare riferimento al generale termine decennale. A stabilirlo è stata la Suprema Corte di Cassazione. La pronuncia è stata originata dalla vicenda di un’automobilista che aveva impugnato il debito davanti alla CTP di Milano, vincendo in primo e secondo grado.
Mi hanno appioppato una multa non mia: che faccio?
Attenzione, perché in questo caso non opporsi può essere molto pericoloso. Perciò, è fondamentale che il destinatario percorra tutte le strade previste dalla legge per comunicare che non ha niente a che fare con il veicolo “incriminato”. Necessario quindi procedere alla contestazione in via amministrativa e, contemporaneamente, all’impugnazione del verbale.
Insomma, come hanno suggerito i giudici di legittimità (sentenza numero 7829/15), è consigliabile non “crogiolarsi” nell’attesa che venga notificata la cartella.